
Il vero valore judo si realizza soltanto nell’ animo che intende sviluppare le doti
interiori e conquistare un punto di vista più elevato della realtà,
al fine di autorealizzarsi per essere utile.
Jigoro Kano

Jigoro Kano è nato il 28 ottobre 1860 nella località balneare di Mikage, nella prefettura di Hyogo, vicino a Kobe, in Giappone da una famiglia di noti produttori di Sakè.
Suo padre, Jirosaku Mareshiba Kano, aveva però abbandonato il mestiere tradizionale di famiglia per diventare funzionario civile presso il Ministero della Marina Militare, entrando così in contatto con molti personaggi di primo piano del mondo politico giapponese che in seguito ebbero molta influenza sulla formazione e sulla carriera del figlio.
Jigoro Kano fu, sin dalla più giovane età, un “enfant prodige” dotato di grande facilità di apprendimento ma fisicamente era un bambino esile, debole e delicato di salute.
Nel 1871 si trasferì a Tokyo con la famiglia e nel 1873 si iscrisse ad una scuola di inglese privata situata nei pressi del bosco di Shiba.
Fu in quel periodo che il giovane Jigoro Kano, contro il consiglio del suo medico, decise di fare qualcosa per migliorare la sua salute e allo stesso imparare a difendersi contro i bulli: era infatti continuamente tormentato dai compagni di scuola che, invidiosi dei successi che riportava negli studi, approfittavano della sua fragile struttura fisica (era alto solo un metro e cinquanta e pesava 48 chili) per malmenarlo, fu così che Kano cominciò ad interessarsi al jujutsu nel quale vide un modo per difendersi dalla loro brutalità.
Nel 1877 grazie alla presentazione di Teinosuke Yagi (che nel frattempo gli aveva insegnato i primi rudimenti di jujutsu) divenne allievo prima di Hachinosuke Fukuda, della Tenshin Shin’yo-ryu (Scuola del vero salice divino).
Il jujutsu praticato alla Tenshin Shin’yo-ryu, fondata da Iso Mataemon Ryukansai Minamoto no Masatari, era morbido e prediligeva l’armonia piuttosto che il combattimento
Dopo aver studiato presso la Tenshin Shin’yo-ryu, Kano si trasferisce alla scuola Kito-ryu (Scuola dell’ascesa e della caduta) a studiare sotto Tsunetoshi Iikubo.
La Kito-ryu, è un antico stile di arti marziali (koryu) di jujutsu fondata da Toshinobu Ibaragi, che include nage-waza (tecniche di proiezione), atemi-waza (tecniche di colpo), kansetsu-waza (tecniche di leva articolare) e shime-waza (strangolamenti); Kano "completò" il suo percorso formativo attraverso lo studio delle tecniche di proiezione Nage waza, di questa scuola fece proprio il Koshiki no Kata .
Dotato di ferrea volontà, fece progressi talmente rapidi ed importanti che fu ammesso alla conoscenza dei Densho, i libri segreti, in cui ogni scuola custodiva gelosamente gli insegnamenti più segreti, appunto, del Maestro fondatore.
intorno al 1880 Jigoro Kano ha iniziato a ripensare le tecniche di jujutsu che aveva imparato..Attraverso l'elaborazione di tutti questi studi, plasmò negli anni una nuova disciplina, che vedeva fuse fra loro, in una perfetta sinergia: le antiche radici del Giappone, l'apprendimento fisico e l'accrescimento morale dell'individuo. Vide che combinando le migliori tecniche di varie scuole in un unico sistema avrebbe potuto creare un programma di educazione fisica che incarnava l’abilità mentale e fisica e credeva che, una volta omesse le tecniche più pericolose, il jujutsu potesse essere praticato come sport competitivo.
Il jujutsu insegnato da Kano era però qualcosa di profondamente diverso nella tecnica e nelle finalità da quello comunemente conosciuto, inoltre, vista la scarsa considerazione di cui quest’arte godeva, era bene darsi una nuova immagine, Kano scelse allora per il suo metodo il nome di judo, ma per distinguersi da un’altra scuola, Jikishin-ryu, che aveva usato questo termine, completò il nome in Judo Kodokan. ll termine Kodokan si divide in ko (lezione, studio, metodo), do (Via, percorso), e kan (sala o luogo). Quindi significa “luogo dove studiare la Via”. Allo stesso modo judo si scompone in ju (dolce, flessibile, cedevole) e do (Via, percorso) quindi la Via della flessibilità o cedevolezza.
La devozione di Kano per il judo non ha interferito con il suo progresso accademico. Ha proseguito i suoi studi di letteratura, politica e economia politica, e si è laureato all’ Università Imperiale di Tokyo nel 1881.
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Il 5 giugno 1882, 15° anno dell’era Meiji, viene ufficialmente considerata la data di nascita del JUDO Kodokan, inizialmente chiamata (Kano Ryu) con sede a Eisho-ji. Tsunejiro Tomita (servitore di Kano) è il primo allievo ad essere iscritto nei registri della scuola; vennero successivamente i grandi della storia quali Saigo, Tomita, Yamashita,Yokoyama.
Jigoro Kano lavorò duramente per l’affermazione e la diffusione della sua creazione, lottando contro i pregiudizi e le derisioni delle altre scuole che consideravano inefficace il suo metodo: il Kodokan fu oggetto di svariati Dojo Arashi o Jaburi ( "competizioni" tra due dojo diversi in cui chi perdeva veniva pubblicamente schernito o denigrato), il Kodokan le vinse tutte, anche se dovette inserire nel tempo nuove materie di studio quale ad esempio il ne waza (lavoro al suolo) di cui era carente. Il kodokan e il judo si imposero su tutte le altre discipline marziali dell'epoca e il dojo di Tokyo si ingrandiva di anno in anno infatti il judo creato da Kano si contraddistingueva per:
- l'introduzione di un metodo didattico di insegnamento basato sulla progressione tecnica
- l'introduzione di strumenti atti alla salvaguardia del praticante (esempio il judoji :Costume da judo fatto da ampi pantaloni e casacca di tela con maniche a chimono, tenuta aderente al corpo mediante una cintura il cui colore indica il livello raggiunto dal judoka.)
- l'introduzione di esercizi per la salvaguardia del praticante, studio delle Ukemi waza ( = insieme di tecniche per cadere senza farsi male)
- esercizi specifici quale ad esempio il , lo e l'evoluzione di regolamenti arbitrali
- una gerarchia a progressione graduata; ecc.
In pochi anni il metodo di Jigoro Kano catturò l’attenzione del Ministero dell’Istruzione nipponico.Quest’ultimo cominciò a prendere in considerazione i meriti delle varie scuole di jujutsu con l’intento di inserire questa arte marziale tra le materie di studio accanto alla educazione fisica. Ben presto il judo divenne materia integrante di studio nelle Scuole di tutto il Paese, e dovunque in Giappone si tenevano gare di judo.
A partire dal 1889 Jigoro Kano lascia il Giappone per visitare l’Europa e gli Stati Uniti
igoro Kano, forte della propria posizione politica, cercò di divulgare il proprio metodo in tutto il mondo anche grazie ai propri allievi diretti ed indiretti.I migliori allievi cominciarono a viaggiare per il mondo: Yamashita andò in America; in Inghilterra troviamo Gunji Koizumi (Maestro di jujutsu poi convertito al judo), in Francia Kawaishi (che elaborò un suo personalissimo metodotutt’oggi famoso): più tardi (è quasi storia attuale) Ichiro Abe e Michigami sempre in Francia, Ken Noritomo Otani, Tadashi Koike, e Katsuyoshi Takata in Italia.
Le massime fondamentali del Judo Kodokan, Sei Ryoku Zen Yo (massima efficienza con il minimo sforzo) e Ji Ta Kyo Ei (prosperità e mutuo benessere), sottolineano la formazione morale e spirituale, oltre alla preparazione fisica di judo. Il fine ultimo del judo era la perfezione dell’individuo in modo che potesse essere di valore per la società. Questa fase spirituale sviluppata gradualmente fu completata intorno al 1922, nello stesso anno venne fondata la Kodokan Judo Cultural Society.
Nel corso della sua vita, Jigoro Kano ha conseguito un dottorato in judo, un grado equivalente al dodicesimo dan, assegnato solamente all’ideatore del Judo Kodokan. Ha sempre lavorato per garantire lo sviluppo dell’atletica e lo sport giapponese in generale, e di conseguenza è spesso chiamato il “Padre degli sports giapponesi”. Nel 1935, gli è stato conferito il premio Asahi per il suo eccezionale contributo all’organizzazione dello sport in Giappone durante la sua vita.
Kano mori il 4 maggio 1938, su un piroscafo in ritorno dal Cairo, dopo aver assistito al Congresso Internazionale Olimpionico nel quale venne votata l'ammissione del Judo quale disciplina Olimpionica.
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